Da oggi Internet non è più in mano agli USA
Da Alessandro Giacani
- Si legge in 3 minuti - 525 paroleFin dalla nascita di Internet la regolamentazione è stata gestita dal Ministero del Commercio degli Stati Uniti d’America. Oggi,dopo 47 anni, questo contratto è arrivato al termine.
ICANN (Internet Corporation per i nomi assegnati e numeri), fondata nel 1998 senza scopo di lucro, supervisiona la “rubrica” Internet (o zona root) e quindi il processo di assegnazione dei nomi di dominio e gli indirizzi IP di base, per mantenere Internet senza intoppi.
Ma secondo il contratto sopra citato, l’ICANN e il suo reparto di IANA (Internet Assigned Numbers Authority) è stato istituito a lavorare sotto la supervisione di NTIA, un’agenzia del Dipartimento del Commercio statunitense.
Tale contratto sta per finire oggi, e il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti lascerà il suo ruolo a ICANN, divenuto nel frattempo un organismo autonomo, responsabile di una comunità internazionale multistakeholder che comprende i membri della comunità tecnica, imprese, esperti di telecomunicazioni, società civile e governi.
Internet stesso è stato progettato per funzionare senza un’autorità centrale ed è diventato una parte fondamentale della vita di tutti, così come delle infrastrutture economiche globali.
L’addio non è stato esente da drammi dell’ultimo minuto: alcuni stati membri, come il Texas, hanno tirato in ballo la sicurezza nazionale e l’attività pionieristica degli USA per tentare di convincere il congresso a pensarci su ancora altri 47 anni.
Il fatto è che dopo le rivelazioni di Snowden, riguardo l’attività di spionaggio di NSA, nessun cittadino ( nemmeno Statunitense ) si fida più del controllo USA. Lo stesso padre del WWW, Sir Tim Berners-Lee, ha reso nota la sua propensione per un decentramento totale di Internet e Google, Facebook, Twitter, Yahoo e Amazon e tutti i giganti tecnologici concordano con lui, persino gli ex funzionari della sicurezza degli stati uniti Michael Chertoff e James Cartwright concordano… insomma, il passo ormai si doveva fare.
Cosa Cambia da oggi per un utente medio
Poco in realtà, infatti tutti i domini di primo livello come .com,.org,.net sono proprietà di aziende basate in USA, che devono quindi rispettare comunque sia le leggi Americane. Questo significa che gli USA, tramite ricorso a un tribunale, potranno sempre chiudere un dominio che ha un’estensione autoctona, come ad es Megaupload.
E se un dominio ha una estensione che non risiede negli USA?
Il governo degli Stati Uniti ha molti legami in giro per il mondo e ha stretto accordi di cooperazione internazionale con la maggior parte dei paesi.
Facciamo un esempio pratico.
Kickass Torrents (o KAT.cr), uno dei più noti siti di file sharing al mondo:
il sito principale è stato registrato con il dominio .cr presso il NIC della Rica Costa.
Ebbene questa estate Kickass Torrents è stato chiuso per richiesta degli USA e il suo creatore arrestato in Polonia, sempre su mandato USA.
I domini offshore sono sempre di meno e sempre più isolati, ma rimane pur sempre darknet … ma occhio anche li, tor non basta, utilizzate una connessione anonima, una VPN sicura e un sistema operativo ad hoc come TAILS, magari installato in una VM … e cosa più importante, non scaricate niente ne usate programmi o servizi al di fuori dello stretto necessario … ormai NSA controlla migliaia di nodi!