IBM ha appena dichiarato di aver scoperto come memorizzare i dati atomo per atomo.
Per farlo è stato necessario creare il magnete più piccolo del mondo, utilizzando ovviamente il singolo atomo, e fare in modo che la polarizzazione rimanesse stabile.
Se consideriamo che attualmente gli hard disk utilizzano circa 100.000 atomi per memorizzare un bit, ci si rende conto di quanto impressionante sarà la svolta una volta che questo metodo viaggerà a regime.
La scoperta si fonda su 35 anni di storia delle nanotecnologie di IBM, compreso il premio Nobel per il Microscopio effetto tunnel (STM) che è stato utilizzato per costruire il disco rigido atomico.
Gli scienziati hanno accuratamente posizionato un singolo atomo di olmio su una superficie di ossido di magnesio, che rende stabilizza i poli nord e sud. I due orientamenti magnetici stabili definiscono l’1 e 0 del bit.
I ricercatori hanno poi usato un microscopico “ago” molto preciso per far passare corrente elettrica attraverso l’ atomo di olmio, invertendo cosi la polarizzazione e replicando il processo di scrittura dei dati binari (1 e 0) di un hard disk magnetico tradizionale .
Misurando le proprietà elettromagnetiche dell’atomo è possibile ricavare dati come in un normale hard disk. Due atomi magnetici potrebbero essere scritti e letti in modo indipendente anche se sono separati da appena un nanometro.
Per capire in soldoni quali vantaggi possa portare questa tecnologia, considerate che l’intera libreria iTunes di 35 milioni di brani, potrebbe essere memorizzata in un Hard Disk delle dimensioni di una carta di credito.
Non ci resta che aspettare che questa nuova tecnologia venga sviluppata e commercializzata, ma i tempi saranno ancora lunghi…