Hacker e vita quotidiana
Da Alessandro Giacani
- Si legge in 3 minuti - 630 paroleMalgrado il comune approccio dei cittadini verso gli hacker non sia troppo negativo, in certi casi quasi riverente, bisogna iniziare a rendersi conto in fretta che, sempre più spesso, gli attacchi informatici non sono più scatenati a scopo dimostrativo e vanno sempre più a scapito dei singoli, influendo pesantemente nella vita di tutti i giorni.
Oltre ai classici hacker che agiscono per passione informatica, estremamente utili alla comunità, sono in forte aumento gli hacker associati a gruppi criminali.
Clonatori di carte di credito, creatori di malware, ransomware o virus in generale e ladri di identità social sono stati i primi esempi di come la cyber criminalità può influire sulle nostre vite in maniera diretta.
Tutte queste attività criminali però, fino a poco tempo fa, potevano interessare solo persone che, per qualsiasi motivo ( e-commerce, social etc.. ), utilizzavano Internet.
Oggi gli attacchi informatici stanno iniziando a coinvolgere l’intera popolazione, a prescindere dal fatto che sia connessa o meno.
Come spesso accade in questo periodo, gli hacker utilizzano gli IoT (Internet of Things), i dispositivi costantemente collegati a internet e facilmente hackerabili ( come telecamere di sorveglianza, router poco sicuri, stazioni barometriche etc… ) sempre più presenti nelle case, per effettuare attacchi DDoS (Distributed Denial-of-Service).
<br></br><em>Per spiegare un attacco DDoS in maniera semplice basta pensare a cosa accade quando voi visitate questa pagina.</em><br></br><em>Il server riceve la richiesta da parte vostra riguardo al contenuto di un file</em><br></br><em>Molto spesso il file è generato in tempo reale a partire da dati in un database, quindi il server deve un certo numero di operazioni di lettura e scrittura ed elaborazioni CPU prima di fornirvi quello che avete chiesto, in seguito occuperà parte della sua banda per inviarvi i contenuti generati e parte del suo disco fisso per salvare i dati della vostra visita.</em><br></br><em>Se voi aggiornate la stessa pagina 1000 volte il server farà 1000 volte lo stesso lavoro ( semplifico, ma ci sono modi per ridurre il lavoro in questo caso ).</em><br></br><em>Ora immaginate cosa può accadere se al server arrivassero un miliardo di connessioni nello stesso istante e dopo qualche millisecondo un altro miliardo e cosi via. Non solo un potenziale sito non sarebbe più raggiungibile, ma si rischia che il server, per provare a gestire tutto, vada in tilt ( Denial of Service ).<br></br></em><br></br>
**
Questo Ottobre è stato lanciato un attacco di questo tipo verso i server DNS ( ovvero i server che si occupano di indirizzare le nostre richieste verso i giusti indirizzi IP ) della Liberia. Il risultato è stato che quasi tutti i cittadini Liberiani sono rimasti senza connessione, ospedali, scuole e cosi via…
La scorsa settimana degli interi blocchi della città di Lappeenranta, in Finlandia, sono rimasti senza riscaldamento a temperature sotto lo zero, perché è stata attaccata la centrale di distribuzione del calore, sempre con la tecnica DDoS.
Lo scorso sabato in Inghilterra un server del servizio della sanità è stato compromesso da un Ransomware, causando la cancellazione di centinaia di operazioni. Non era la prima volta, negli USA è capitato diverse volte che gli ospedali abbiano pagato un riscatto di decine di migliaia di dollari per riavere accesso ai dati nei loro server.
Sempre la scorsa settimana la banca Inglese TESCO è stata violata, 20.000 clienti hanno avuto dei furti di denaro ( ne sono stati rimborsati già 9000 per 2.5 milioni di sterline) , un’altra banca nelle Filippine ha perso 15 milioni di dollari.
Viviamo in un’epoca in cui la scelta del termostato di casa può incidere pesantemente sulla vita di un paziente dall’altra parte del mondo e il nostro tostapane potrebbe aver contribuito a rubare i nostri soldi in banca.
Se potete fare a meno degli Smart Gadget, allora non esitate. Altrimenti, se proprio necessari, informatevi bene e cercate di acquistare solo quelli ritenuti sicuri.